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PREBUGIUN DI NE*
   
 
 
PREBUGIUN DI NE
   
   
 
   
Potrai assaporare la ricetta:
 
   
PREBUGIUN DI NE
 
   
 
   
presso il Ristorante:
 
   
LA BRINCA a Ne in Valgraveglia (Genova)
 
   

 

 
     
       
   
 
       
 
 
Ingredienti: (per 4 persone) 4 patate Quarantina Bianca Genovese, 1 ciuffo di cavolo nero,1 spicchio d’ aglio, olio extra vergine di oliva del Levante Ligure  e  sale grosso quanto basta, cipolla Rossa di Zerli per la guarnizione.
 
   
   
 
Preparazione: Sbucciare le patate o, nel caso di Quarantina, con la buccia,  metterle a bollire in acqua fredda. Quando le patate sono sbollentate,  a parte, bollire i cavoli che precedentemente sono stati tagliati a striscioline. Nel mortaio pestare l’aglio con il sale grosso. Quando le patate e i cavoli hanno raggiunto la bollitura, sgocciolare le patate e passarle nello schiacciapatate a fori larghi. I cavoli bolliti verranno insaporiti e amalgamati con un cucchiaio con l’aglio pestato. Le patate schiacciate messe in un tegame verranno amalgamate a mano  con i cavoli. Per raggiungere un amalgama cremoso, aggiungere all’impasto olio extra vergine a volontà. Servire caldo nel piatto di portata, aggiungendo sopra ancora olio e guarnendo con cipolla cruda o cipollotti freschi.
 
   
   
   
   
   
   
 
VINI CONSIGLIATI: Da abbinare alla Bianchetta Genovese Golfo del Tigullio d.o.c. La Vigna del Tigullio di  G.B. “Baciccia” Parma di Ne.   
 
   
   

 

*Prebugiun di Ne, Prebugiun e Prescinseua e Preboggion

Non è un scioglilingua ma un modo per indicare tre piatti distinti della tradizione contadina ligure.

Ne in Valgraveglia è un piccolo comune collinare alle spalle di Chiavari e Lavagna dove l’agricoltura ha sempre avuto un ruolo importantissimo .

La voce locale Prebugiun o Preboggion sta ad indicare il rimescolamento di cose diverse e con questa parola da sempre si indicano piatti assai poveri che hanno comunque sfamato intere generazioni valligiane.

Per Prebugiun di Ne intendiamo il piatto preparato solo a Ne fatto con patate Quarantina bianca Genovese e cavolo nero lessati, schiacciati e amalgamati assieme con tanto olio extra vergine di oliva e aglio. Servito tiepido veniva tradizionalmente mangiato con cipolla Rossa di Zerli cruda e abbondante olio.

Nelle famiglie patriarcali contadine in Valgraveglia c’era l’uso che il più anziano al Prebugiun aggiungesse la Prescinseua ovvero la cagliata acida o quagliata, il latte coagulato inacidito privato del siero caratteristico dei nostri monti, utilizzato in varie preparazioni come la torta Pasqualina.

Nel resto della Liguria (ma ovviamente anche qui a Ne)  si conosce invece il Preboggion, cioè l’insieme di erbe spontanee selvatiche bollite e servite con olio extra vergine di oliva e sale. E’ un piatto tipicamente primaverile ma il clima decisamente umido degli ultimi anni ci permette la raccolta anche in autunno nei nostri uliveti e vigneti.

Le erbette sono appartenenti essenzialmente alla famiglia delle Compositae (Dente di Leone, Radicchio selvatico, Aspraggine, Caccialepre, Cicerbite, Bellommo, raramente il Tarassaco, (troppo amaro), Papavero dei Campi, Borragine e Bietola selvatica. A seconda delle zone della Liguria vengono usate anche altre erbe spontanee  diverse.   L’altro uso importante di queste erbe è legato alla preparazione del ripieno dei pansoti e dei ravioli, nonché di frittate e torte varie.    

 

 

editrice delle alpi